Si riparte dagli zaini, nella XXIII domenica del tempo ordinario, nel giorno in cui il Vangelo ci propone di “guadagnare” fratelli a Dio, nel giorno in cui ci viene ricordato che chi è legato in Terra nel nome di Dio lo è anche in cielo, che qualunque cosa ci si accorda di chiedere qui sulla Terra, è già cosa fatta anche in cielo.
Si riparte dai piccoli, ragazzi, giovanissimi nella Parrocchia di S.Maria della Consolazione guidata da Don Mario Ciardullo, nella domenica che precede l’apertura del nuovo anno scolastico e la ripartenza dell’anno pastorale dopo la pausa estiva.
“Chi conosce diventa una persona libera”, Don Mario sottolinea l’importanza della scuola, il poter apprendere e che non si tratta solo di zaini da benedire come recipienti del materiale scolastico ma come contenitori di storie, emozioni, fatiche; un prolungamento dei ragazzi che li avranno come “amici” fidati a cui affidare le proprie piccole grandi preoccupazioni e i propri sogni.
Tre le cose poi sottolineate del Vangelo del giorno: la prima che “dobbiamo essere d’esempio ai piccoli comincia la scuola in settimana e noi adulti non siamo pronti ad essere d’esempio non solo nel cuore ma anche nella preparazione culturale e umana, mi auguro che l’inizio della scuola sia un crescere spiritualmente e umanamente anche per gli adulti”.
La seconda cosa che Gesù ci ricorda che è fondamentale “essere prossimi ai bisogni degli altri” e “la prima lettura ci ricorda che la nostra salvezza dipende da quanto siamo interessati ai problemi degli altri: sarai salvato se il tuo fratello si salverà… Ci siamo allora, mai interessati ai problemi dei nostri fratelli ? Li abbiamo mai aiutati a risolvere? A sistemare la loro vita? O pensiamo solo ai nostri problemi?”
Infine con la terza riflessione il Parroco sottolinea che Gesù ci invita a pregare insieme il Padre perché “se due di voi sulla terra si metteranno d’accordo per chiedere qualunque cosa, il Padre mio che è nei cieli gliela concederà” e allora “aumentiamo la nostra fede grazie a questi piccoli che ci ricordano che forse bisogna ritornare innocenti, semplici, ma soprattutto capaci di stupirci; èquesto quello che ci manca per essere diversi, noi non ci stupiamo,non ci meravigliamo più, ci dà fastidio tutto e vorremmo che tutto quello che i nostri occhi vedono fosse nostro e quindi questa mancanza di possessione di avere ci innervosisce… Il Signore ci ha dato questa vita, custodiamola e rendiamogli grazie perché come comunità possiamo insieme camminare verso di Lui. E’bello ritrovare oggi la chiesa quasi piena dopo l’estate di vuoto, ed è bello sapere che in questi banchi non ci sono posti vuoti da riempire ma persone con dei sentimenti, con delle passioni, con delle difficoltà, tutti uniti e rivolti verso il Signore. Ci affidiamo a Lui, affidiamo a Lui questa settimana, l’inizio della scuola ma soprattutto questo nuovo anno più forti di prima soprattutto più caparbi di prima, il Signore ci aiuti e la Madonna ci protegga.”
Chi se non un bambino può rivolgersi a Gesù con cuore fiducioso e limpido? E con fiducia affrontare la scuola e la vita: ci si saluta con la distribuzione di una matita colorata e la preghiera dello studente.
Dopo la benedizione si riprendono gli zaini e si ricomincia ad andare. Lo zaino non solo come accessorio scolastico, ma segno del nostro andare per le strade della vita. Uno zaino da cui far uscire allegria, impegno, condivisione, amicizia, solidarietà… Solidarietà condivisa con l’Associazione IntrapRende che ha offerto degli zaini nuovi per coloro che non possono procedere a nuovi acquisti.
I sogni esistono per essere realizzati, le promesse per essere mantenute, le delusioni per farci riprendere a sognare…
In ogni zaino ci sono quaderni, libri, accessori ma anche sogni, promesse, delusioni, inizia un nuovo anno scolastico un nuovo viaggio, un pezzetto di vita. Siate forti ragazzi, creativi, curiosi, certi che la cultura vi rende liberi, uomini e donne del domani che siete chiamati a rendere migliori.
Attenti però, dallo zaino ragazzi viene una grande lezione: togliete i pesi inutili, e conservate in esso solo ciò che è essenziale un po’ come nel viaggio della vita, ciò che conta è fatto di poche cose. Via i pregiudizi, le paure, via i paraocchi mettete in spalla la comprensione, la simpatia, l’umiltà, la voglia di imparare…
Buon inizio e buon cammino!
Luisa Loredana Vercillo